Prove Penetrometriche
Il parco mezzi di cui dispone Geotea è costituito da n. 2 penetrometri montati su cingoli in grado di muoversi autonomamente: penetrometro Pagani con 20 t di spinta e penetrometro Deepdrill con 10 t di spinta e dimensioni ridotte per accesso in luoghi particolarmente difficili da raggiungere; siamo inoltre dotati di un penetrometro montato su autocarro 4x4 modello Bremach con 20 t di spinta e sistema automatico di energizzazione del terreno in caso di prove con cono sismico (SCPTU).
Eseguiamo prove penetrometriche statiche a punta meccanica tipo Begemmann (CPT), prove penetrometriche statiche a punta eletttrica con piezocono (CPTU) e prove penetrometriche statiche con piezocono sismico (SCPTU) con sistema di energizzazione del terreno completamente automatico (onde S polarizzate sul piano orizzontale).
Il parco mezzi di cui dispone Geotea è costituito da un penetrometro montato su cingoli in grado di muoversi autonomamente e da un penetrometro montato su autocarro 4x4 modello Bremach. La disponibilità di queste macchine consente di intervenire sia in ambienti ristretti con poca disponibilità di spazi e accessi difficoltosi, sia in campo aperto con ogni tipologia di terreno, garantendo allo stesso tempo rapidità di esecuzione ed elevata profondità di esplorazione del sottosuolo.
Nessun problema per l'esecuzione di prove su asfalto, riporto, superfici pavimentate: il sistema di ancoraggio e la strumentazione di cui è dotato il penetrometro montato su autocarro Bremach consente di eseguire prove senza alcun preforo o trincea di scavo preliminare.
Punto di forza della società è quello di garantire immediata disponibilità per l’esecuzione delle prove in sito e massima flessibilità in relazione alle condizioni logistiche dei luoghi di intervento.
Le prove elencate, grazie all’interpretazione dei dati che Geotea esegue mediante l’utilizzo di specifici software, consentono di ricavare i parametri geotecnici necessari per una corretta progettazione delle strutture fondali di opere e manufatti in genere, per verificare la stabilità dei terreni nei confronti della liquefazione mediante la stima dell’indice LPI (Liquefaction Potential Index) e per le analisi di stabilità di fronti di scavo, pendii e versanti.